ESW | Filippo “Shamonna27” Romani: "PES è stato un po’ amore a prima vista"

ESW | Filippo “Shamonna27” Romani: "PES è stato un po’ amore a prima vista"
martedì 31 agosto 2021, 13:07Interviste
di Chiara Biondini
fonte Intervista a TMWRadio
Romani e la sua agenzia Kranos hanno collaborato attivamente per sostenere la divisione eSports della Reggiana

E-Sports: Filippo Romani intervistato da Gianluca Viscogliosi e Fabrizio Ponciroli

Filippo “Shamonna27” Romani, pro player PES, che ha partecipato al campionato BeSports 2020/21 rappesentanto l'AC Reggiana, è intervenuto anche ai microfoni di TMWRadio nell'ambito della rubrica dedicata agli eSports.

“Pro Player? La prima parola è passione, poi ci vuole tanta costanza e voglia di non arrendersi quando ci sono momenti difficili. Sicuramente ci vuole una discreta conoscenza tecnica e saper sfruttare le occasioni che si pongono davanti. Il mio percorso è stato particolare, io ho cominciato a streammare a febbraio/marzo in lockdown, non ce la facevo più, avevo bisogno di vedere e contattare persone, e poi si è presentata l’occasione di giocare per la squadra della mia città, perché sono di Reggio Emilia, per i Besports, torneo della Serie B, organizzato benissimo da We arena.”

Aprendo il libro dei ricordi quali erano i titoli che ti prendevano
“Arrivo dal NES del Nintendo, arrivo dalla vecchia scuola, diciamo che il primo gioco in assoluto è Super Mario. Ho un fratello con cui ho sempre condiviso la passione dei videogames, avremmo passato tutto il tempo in sala giochi invece che a spiaggia.”.

“PES è stato un po’ amore a prima vista, arrivavo da Fifa ‘98/99, con Bobo Vieri in copertina, però gli amici mi hanno fatto provare in prima/seconda liceo, il famoso ISS Pro Evolution 2. Oggi stiamo vivendo un’evoluzione ancora più importante per quanto riguarda il gioco di marca Komani, perché non si chiamerà più PES. E’ stato un ventennio incredibile. Io ero arrivato ad organizzare dei tornei a casa con gli amici e facevamo un’asta come se fosse quella del fantacalcio con tutti giocatori nel database. Facevamo calciomercato tra di noi, ora vengono chiamati campionati manageriali, ma all’epoca era una cosa abbastanza insolita. L’asta di Pes durava tanto, siamo arrivati anche a 18 ore”.

Da Pro Player quali sono le tue caratteristiche migliori?
“Visto che il competive di Pes, almeno fino ad oggi, si gioca con le squadre livellate, ci vuole una grande conoscenza della rosa che hai a disposizione, e soprattutto perché puoi giocare Reggiana contro Real Madrid visto che a parte qualche skill particolare di alcuni giocatori, a punti valore sono livellati. Fondamentalmente il mio Varone e Modric hanno più o meno lo stesso Overall. La mia caratteristica migliore sono i calci piazzati, anche perché il mio giocatore preferito che non poteva mai mancare nelle mie squadre era Juninho Pernambucano. Le caratteristiche dei calci di punizione di Pes sono rimaste fino ad oggi le stesse. Ci sono due tipi diversi di Pes, l’online e l’offline, nel secondo caso schiacciando R2 puoi bloccare la posizione del tiro e fondamentalmente anche se poi tu sposti la visuale, che è quello che vede l’avversario, tu tiri dove hai già schiacciato R2. La cosa che è cambiata di più negli ultimi anni è spostare il portiere sui calci di punizione, e farlo spostare è una skill importante”.

“Il mio percorso passato, mi ha permesso di rendermi appetibile ad una realtà storica come l'AC Reggiana, che si è approcciata con me al mondo esportivo, ha scelto il mio progetto per la cura del brand awareness, nel portare il marchio in posti in cui non era presente. PES è il gioco ufficiale della Serie B ed è il motivo per il quale tutte le squadre, tranne il Brescia, hanno dato i loro diritti e hanno partecipato al torneo, anche per il fatto di poter gestire il marchio. Essere un pro player di un team, non è solo portare la maglia addosso perché fa figo, ma sposare un progetto a 360° vuol dire portarlo negli altri tornei online, come il famoso Pro club 10 vs 10. Io vedo il mio futuro nel mondo eSport non come player, magari nella gestione del team e del brand, visto che io arrivo da un percorso importante nel marketing. Parlare di Sponsorship, di canali Twitch, di immagine dei pro-player come viene svolto all’estero".

"Voglio buttarmi a capofitto con il mio socio, che ha sposato anche lui questo progetto, per cercare di costruire in Italia qualcosa che c’è e non c’è fondamentalmente, e quindi la gestione anche di un brand che vuole apparire nel mondo eSports. Siamo arrivati ad un punto in cui le società di calcio hanno bisogno degli eSports e gli eSport acquisiscono credibilità attraverso le squadre. In Italia parlando di Pes e Fifa in Italia abbiamo tanti player forti”. Per saperne di più sul suo futuro e sul progetto Kranos leggi l'intervista di ieri!

eFootball
“Un cambiamento ci voleva, ma la community è un po’ particolare di Pes, prima tutti volevano una rivoluzione e adesso che ci stiamo avvinando hanno paura. Io penso che Konami abbia fatto errori in passato ma sia stata abbastanza coerente con sé stessa, che è il motivo per il quale è rimasto un po’ un gioco per “vecchi”. Io credo che ci possano essere i presupposti per fare questo cambiamento. Il fatto che il nuovo Pes sarà cross platform mi rende dubbioso, su come si possa giocare da playstation contro mobile. Sicuramente le sue caratteristiche gli permetteranno di essere almeno scaricato. A me interessa il Pro Club e voglio pensare che non sia per scontato questo mercato”.
 

Ascolta il Podcast e vedi l'estratto video dell'intervista!