Verona, F. Bovolenta: "Esports, nuovo mondo del professionismo sportivo"

Verona, F. Bovolenta: "Esports, nuovo mondo del professionismo sportivo"
F. Bovolenta - eSports Manager
© foto di Hellas Verona FC
mercoledì 18 gennaio 2023, 21:00Interviste
di Matteo Mattei
Intervista a Francesco Bovolenta eSports Manager Hellas Verona FC sul suo ruolo, sugli esports e sulla prossima eSerie A TIM 2023

Tutto pronto per una nuova edizione della eSerie A TIM 2023, il massimo campionato esportivo italiano su FIFA 23. Un evento dove a partecipare sono le rispettive divisioni esports delle società di calcio iscritte al campionato di calcio Serie A 2022-23 e con licenza EA Sports. In questi giorni di preparazione e studio abbiamo raggiungo l'Hellas Verona FC per un'intervista con Francesco Bovolenta, eSports Manager della società scaligera. Con lui abbiamo approfondito lo spirito con cui nasce HVFC eSports, quello di diventare un riferimento per la community, a prescindere da quale titolo di gioco si prenda in considerazione per diventare pro o content creator. L'idea gialloblu è di diversificare i titoli, da quest’anno oltre a FIFA ci sarà anche League of Legends, attraverso la costituzione di un team nell’ambito del progetto Academy implementato con l'Official Sponsor Bakeca.it. Team che parteciperà agli eventi del prossimo Circuito Tormenta.

Quando e come si incontrano Francesco Bovolenta e il Verona?
"Era l’ormai lontano Febbraio del 2012, venivo da un’esperienza nel settore giovanile della Reyer Venezia (Basket) e da una breve parentesi al Mantova Calcio. Si è presentata l’opportunità di uno stage per l’Hellas Verona ed ho di buon grado intrapreso questa avventura. Sono quindi quasi 11 anni che faccio orgogliosamente parte dell’organico del Verona. Ho sempre lavorato nell’area marketing e commerciale del club, occupandomi principalmente dell’erogazione dei contenuti contrattualizzati con i partner commerciali. Da gennaio del 2020 ho accettato di occuparmi anche della divisione esports, della quale sono il responsabile focalizzato al 100% del mio tempo".

Personale definizione di esports?
"Un nuovo mondo del professionismo sportivo. Un’opportunità per intraprendere una carriera professionale, non tradizionalmente intesa come uno sport vero e proprio agli occhi di tutti, ma che in quasi la totalità delle sue sfaccettature è in realtà assolutamente considerabile come tale. Non c’è un confine predefinito tra un videogame sportivo ed un titolo di altro genere, quando si tratta di partecipare a competizioni ufficiali e rappresentare i colori di un club di calcio, viene meno la settorialità dello sport inteso come tale ed in entrambi i casi, i colori sociali di una squadra di Serie A hanno l’opportunità di incontrare il favore ed il seguito di ragazzi che difficilmente, attraverso la comunicazione tradizionale, sarebbero stati o saranno intercettati. Oltre a quanto già citato, c’è un aspetto in particolare degli esports mi ha fatto appassionare, il concetto e lo spirito di rispetto ed inclusività nella comunità allargata dei gamers".

Cosa ne pensi del panorama esports italiano?
"Per quanto riguarda FIFA i ragazzi italiani hanno un livello altissimo e non hanno nulla da invidiare ai ragazzi stranieri, da qualsiasi parte del mondo vengano. Probabilmente quello che ci distanzia da altre nazioni sono i tempi con cui si è svegliato improvvisamente questo settore. Non abbiamo strutture adeguate allo sviluppo di talenti, alla formazione specifica sia tecnica che teorica e personale, anche se negli ultimi due anni anche le istituzioni si stanno interrogando sul tema. Il lavoro che tutti i team di esport italiani, tutti i club di calcio professionistici e non, le federazioni e le associazioni di categoria stanno facendo, porteranno sempre più notorietà e considerazione a tutti i livelli e di conseguenza alimenteranno quel volano che avvicinerà sempre più investitori e brand commerciali a supporto".

Obiettivo della prossima eSerieA?
"Sicuramente migliorare le prestazioni delle prime due edizioni a cui abbiamo partecipato. Ovviamente si punta ad arrivare alle fasi finali per giocarsi il titolo, cosa che nelle prime edizioni non ci è stata possibile per svariati motivi. Ci siamo riproposti di alzare l’asticella dal punto di vista competitivo, dopo 3 stagioni siamo riusciti a comporre, non senza difficoltà, un roster che speriamo ci porti fino in fondo".

Soddisfatto del roster a disposizione...
"Abbiamo una rosa di primissimo livello, eterogenea ed affiatata. Siamo riusciti a portare a bordo Karim Rmaiti, già pro player del Venezia nella scorsa edizione e arrivato ad un soffio dalla vittoria. Karim è entrato attraverso la fattiva collaborazione tra Outplayed Gaming, con cui abbiamo un rapporto di partnership da quasi 3 anni e Betclic Apogee, team portoghese che sta allargando i suoi orizzonti anche in Italia e che si è reso disponibile a vestire le prestazioni di Karim in maglia gialloblù. A lui abbiamo deciso di affiancare un volto già visto nella scorsa edizione, ovvero Federico Ortu, ragazzo di 18 anni che abbiamo inserito in squadra dal Draft 2022. Siamo fieri ed orgogliosi di poter puntare anche sulla sua riconferma, perché sta a significare che il sogno di poter fare la trafila entrando da free agent e confermato come pro player è realizzabile e alla portata di chiunque abbia la voglia di mettersi in gioco evidenziando il proprio talento. Il terzo elemento della rosa è stato da poco introdotto, sempre attraverso il meccanismo dei Draft e si tratta di Alessandro Maglione. Siamo stati subito molto felici di averlo a bordo, è un ragazzo determinato e talentuoso, che ha deciso di lasciare un lavoro per dedicarsi interamente alla carriera esportiva".

Chi temi di più tra i vostri prossimi avversari?
"Siamo stati inseriti nel Gruppo 1 della eSerie A, insieme a Bologna, Fiorentina, Monza, Salernitana, Sampdoria e Sassuolo. Non è sicuramente un girone semplice. Monza e Salernitana sono rose composte da player molto affiatati e molto efficaci su FIFA. Il Monza è uscito vincitore dal primo appuntamento ufficiale, la eSupercup, quindi si candida seriamente per essere la squadra da battere. È vero che le dinamiche cambiano, perché la competizione eSerie A è in 1v1, mentre la supercoppa si è svolta in 2v2. Il Sassuolo ha una rosa di tutto rispetto, anche Fiorentina e Bologna dal canto loro schierano pro di altissimo livello e già affiatati. Menzione a parte per la Sampdoria, che schiera quello che è il compagno di Karim nel team di Apogee, ovvero Fabiorabi01, altro pro che sta giocando benissimo ed è molto in forma, talento indiscusso. Non temiamo nessuno, per questa volta ci piacerebbe pensare che siano anche gli altri a dover temere la presenza di HVFC e dei suoi talenti".

Oltre alla eSerieA, il sogno nel cassetto da esports manager?
"Non nascondo che portare a casa il titolo sarebbe il primo dei sogni. Vorrebbe dire dare riscontro concreto a tutto il lavoro fatto dall’esordio fino qui, oltre a rendere orgogliosi tutti coloro che lavorano all’interno e tutta la community che ci sostiene. Detto questo, ci sono già state mille soddisfazioni, sia personali che di squadra, primo fra tutti vedere l’affiatamento che si è già creato fra i ragazzi, la disponibilità che hanno nel lavorare con e per noi, la disponibilità del club per cui lavoro che non mi ha mai fatto mancare il supporto nelle decisioni da prendere durante il percorso. Il fatto di aver allargato i nostri orizzonti e aver cominciato a collaborare con tante realtà del panorama esportivo rende tutto molto entusiasmante e determina inevitabilmente opportunità di business e di ulteriore sviluppo del progetto, anche in termini economici. Ultima, solo in ordine temporale, è la soddisfazione per aver trovato un partner che ci affiancherà lungo il 2023, Bakeca.it, che ha deciso di credere nel progetto che proponiamo e che vogliamo rendere soddisfatto sotto ogni aspetto del rapporto con il Verona".

F. Bovolenta - HVFC eSports
© foto di F. Bovolenta - HVFC eSports