Shanghai, Katowice, Astralis: come gli esports entrano nell'economia

Shanghai, Katowice, Astralis: come gli esports entrano nell'economiaTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 14 maggio 2021, 12:18Editoriale
di Francesco Lombardo
Non solo gli eventi esports sono ormai associati a quelli sportivi ma possono influenzare la finanza stessa: o esserne a loro volta influenzati.

Non è più una sorpresa che gli eventi esports vengano ormai associati a quelli sportivi, anche in termini di ritorno economico che possono generare. A sottolineare ancora di più questo aspetto, in particolare in un paese come la Cina in cui gli esports hanno ormai raggiunto uno status di equiparazione con gli sport tradizionali, è stato lo Shanghai Sports Bureau, l’ufficio amministrativo dello sport della metropoli cinese che ha stilato la classifica dei 15 eventi sportivi del 2020 che hanno avuto maggiore impatto sia nell’economia della città che in termini di pubblicità ottenuta. Lo SSB ha indicato tre fattori chiave da considerare nello stilare tale classifica: la notorietà dell’evento, il livello professionale e il contributo dato all’economia della città.

Al primo posto della classifica è presente la maratona di Shanghai, mentre al secondo posto si trovano i mondiali di League of Legends, il più importante evento esports al mondo nell’intero 2020. Secondo i dati raccolti dallo Shanghai Sports Bureau i Worlds 2020 hanno contribuito a creare un indotto economico di 4,6 milioni di dollari con una leva additiva di 483.000 $ sulle tasse. Per fare un paragone, la maratona di Shanghai citata in precedenza ha creato un effetto di 7,6 milioni nell’economia diretta e di 818.000 $ nella tassazione. 

I mondiali di League non sono stati tuttavia l’unico evento esports. Al sesto posto si è piazzata la Esports Shanghai Masters, una competizione con più titoli competitivi; al settimo posto la Peacekeeper Elite World Champion Cup; al decimo e al tredicesimo posto, infine, i due split del campionato cinese, sempre di League of Legends. Un successo dovuto anche alla sospensione della maggior parte degli eventi sportivi a causa del Covid19 nell’anno, e soprattutto nella nazione, che più di tutte per prima ha sofferto gli effetti della pandemia globale. Nel 2019 ad esempio lo stesso report metteva ai primi tre posti l’ATP Masters 1000 di tennis, il Gran Premio di Formula1 e, ancora una volta, la maratona di Shanghai: tutti insieme avevano contribuito al 70% dell’economia diretta dei 12 eventi più importanti. L’impossibilità di ripeterli anche nel 2020 ha spostato l’attenzione dei media e degli spettatori, orfani degli eventi sportivi tradizionali, trasferitasi così sugli eventi esports che, dopo una iniziale fase di assestamento, hanno proseguito in modo sicuro e online le proprie competizioni. 

Uno studio simile era stato compiuto qualche anno fa anche su Katowice, cittadina polacca di poco meno di 300.000 abitanti. Una cittadina che aveva vissuto nel più completo anonimato fino al 2013 quando ESL, il più importante tournament organizer di eventi esports al mondo, insieme a Intel, promotore e sponsor del circuito competitivo dell’Intel Extreme Masters, non decisero di trasformare Katowice nella Mecca degli esports non solo occidentale ma mondiale. Da nove anni nella città polacca si disputano le fasi finali dell’Intel Extreme Masters, uno dei più importanti eventi di gaming competitivo in tutto il mondo con titoli come Counter-Strike: GO e Starcraft II ad attirare, da soli, l’attenzione di un numero sempre crescente di spettatori, online e dal vivo. 

Nel 2018 Katowice ha attirato più di 173.000 visitatori nella settimana dell’IEM, contribuendo secondo le stime a un indotto economico di 22 milioni di €, circa 27 milioni in dollari, in pubblicità per la città, tra menzioni web, servizi televisivi e presenza sui social. Prima del 2013 l’IEM aveva toccato città già famose e conosciute come New York, Shanghai, Singapore e Taiwan, ovvero megalopoli che non avevano certo bisogno di presentazioni. Oggi, a distanza di otto anni, Katowice è ormai associata a livello internazionale al gaming competitivo, così come, ad esempio, Wimbledon al tennis o la stessa piccola Imola italiana, appena 71.000 abitanti, alla Formula 1.

Non è tuttavia l’unico modo che gli esports hanno, almeno negli ultimi anni, di influenzare, o di essere influenzati, dall’economia. Anche se in questo caso parliamo di finanza: l’organizzazione esports Astralis è adesso presente sui listini di borsa degli Stati Uniti, una delle pochissime al mondo relativa al gaming competitivo a trovarsi sul mercato azionistico di Wall Street. Circa un mese fa il gruppo Astralis A/S che fa capo all’organizzazione esports aveva annunciato di aver fatto richiesta per entrare nel listino OTCQX Best Market, dopo essere stata la prima azienda del settore a comparire in Europa sul listino Nasdaq danese, diventando così una public company. 

Oggi gli Astralis hanno ricevuto il via libera dall’OTC Markets Group, diventando la 500esima azienda in listino e comparendo così simultaneamente sia nel mercato azionario danese, nazione di provenienza dell’organizzazione, che su quello degli Stati Uniti. A marzo 2021 l’azienda ha inoltre annunciato i risultati finanziari del 2020, ritenuti soddisfacenti nonostante una perdita di 8,5 milioni di dollari, dovuti principalmente i mancati introiti derivanti dalla pandemia di Covid19. Sul listino danese il valore delle azioni, dopo il fisiologico aggiustamento del primo anno conseguente al lancio, è tornato a crescere superando il dato iniziale: attualmente ha raggiunto la cifra di 5,91 €, contro i 5,66 iniziali e, soprattutto, il tracollo fino a 3,6 di novembre, susseguente all’annuncio del roster. Sul listino americano le azioni sono invece state presentate con un valore di 0,96 $, scese a 0,93 il giorno successivo e risalite fino a 0,97 al 12 maggio. 

Come anticipato le stesse informazioni sui roster o sui giocatori possono influenzare l’andamento azionario di un’organizzazione esports. Gli Astralis in particolare sono conosciuti soprattutto per i risultati conquistati su Counter-Strike. Non deve quindi sorprendere che, all’annuncio dell’addio di Nicolai “Dev1ce” Reedtz, il giocatore per eccellenza di CS:GO che ha fatto la storia degli Astralis, venduto ai Ninjas in Pyjamas per 1 milione di dollari, il valore della singola azione sia crollato, passando in un giorno da 6,43 € il 22 aprile a 6,05 € il 23 aprile, giorno dell’annuncio, per poi crollare fino a 5,65 il 29 aprile.