EA, l'esperienza di Barbara Homewood e la carriera da Quality Designer

Nei giorni scorsi Electronic Arts ha condiviso l'esperienza di Barbara Homewood che dalla volontà di diventare una bibliotecara, oggi si diverte nel ruolo di Quality Designer. Una storia che dimostra che non si ha bisogno di esperienza di gioco per entrare nel settore. “Sono diventata un tester e da lì è esploso. Il mio unico obiettivo era avere una carriera divertente e coinvolgente. Se dovessi lavorare per altri 40 anni, potrei anche godermela” commenta Barbara. 

Durante l'inizio della sua carriera come tester, ci racconta il portale EA, Barbara Homewood ha avuto l'opportunità di lavorare e mostrare le sue capacità analitiche con i dati. "Abbiamo molti ottimi membri del team con abilità diverse, ma avere un set di abilità diverso ha attirato più attenzione!" Il suo punto di vista diverso da quelli che sono grandi fan di FIFA, ha fornito spunti necessari. La sua qualità del lavoro e la mancanza di paura nel parlare le hanno permesso di salire nel ruolo di Associate Quality Designer. "Mi è piaciuto conoscere la tecnologia, quindi ho deciso di saperne di più sull'automazione per migliorare la qualità attraverso iniziative tecniche".

"Quando sono entrata a far parte di EA per la prima volta circa quattro anni fa, ero 1 donna su 4 in un team di 18 persone. In soli quattro anni ho visto FIFA Ultimate Team raggiungere la parità di genere. Ci sono così tante competenze applicabili all'interno del ruolo di Quality Designer e l'obiettivo è fornire un progetto con la massima qualità possibile come team". Esempi concreti possono essere il miglioramento dell'efficienza in modo che i team abbiano più tempo per migliorare le iniziative qualitative. Barbara è passata da FIFA Ultimate Team a FIFA Volta, dove ha approfondito le sue competenze con l'integrità dei dati e ha supportato il team attraverso vari progetti basati sui dati. "Sto lavorando per evolvere la strategia di test automatizzati utilizzando un programma di scripting visivo. Il programma utilizza un'interfaccia basata su nodi per creare flussi attraverso il gioco in sostituzione dello sforzo manuale. Ciò consente a QV di automatizzare i casi di test con un ROI inferiore che storicamente hanno limitato il potenziale di automazione.Il programma richiede nessuna precedente esperienza di scripting o linguaggi di programmazione, il che lo rende una soluzione più accessibile. La possibilità di creare molti script di automazione in modo rapido e a costi inferiori apre un potenziale di automazione mai esplorato prima nel team".