Women in Games, Luxsylva: "Community italiana sempre molto inclusiva"

Women in Games, Luxsylva: "Community italiana sempre molto inclusiva"
Parigi, Orange Opèra 2018
© foto di Luxsylva
martedì 16 agosto 2022, 13:30Interviste
di Matteo Mattei
Intervista a Silvia D'Alonzo, streamer e Competitive Tekken player

Per la rubrica Women in Games abbiamo raggiunto una delle player più note nello scenario italiano dei picchiaduro. Silvia D'Alonzo, meglio nota con il nick di Luxsylva,  è riuscita a conquistare un proprio spazio nel mondo del gaming grazie ai tornei di Tekken e ai suoi contenuti digitali. Con lei abbiamo voluto condividere un'istantanea dalla community italiana.

- Come è nata la tua passione per il mondo del gaming? e per Tekken?

"La mia passione per il gaming è nata da una curiosità. Quando ero bambina mi è capitato di vedere, nelle sale giochi, questi cabinati più grandi di me, pieni di luci e di colori, suscitarono il mio interesse.... Ignoravo però l'esistenza delle console casalinghe, finché, per puro caso, parlando con un'amica delle scuole, scoprii l'esistenza della PS One della Sony. Me ne procurai una e fu da allora che scoperto questo mondo non l'ho più lasciato. Per Tekken, invece, la passione nacque da un simpatico scambio di Cd-rom che ebbi con un amico di infanzia con il quale si creò una rivalità, sia negli sport dal vivo che nel gioco. Mi regalò la Demo-One che era uno di quei CD che si trovavano nelle riviste ufficiali di Sony per PlayStation e che includevano diverse Demo dei giochi più gettonati della fine dell'era della PS One. Da lì scoprii Tekken3, che è il capitolo tutt'ora più conosciuto e acclamato della storia del picchiaduro 3D e a suo tempo includeva solo Xiaoyu ed Eddy. Da lì fu amore. Successivamente, tramite internet, ho avuto modo di scoprire l'esistenza di questi raduni offline da parte di giocatori sia amatoriali che professionisti, provenienti da tutto il mondo".

- Tre aggettivi per descriverti

"Gentile, testarda, appassionata".

- Come descriveresti la scena esports italiana?

"Penso che sia rimasta ancora molto indietro rispetto anche solo a quella francese, per citarne una tra quelle che ho avuto personalmente modo di conoscere. Manca la serietà e l'organizzazione e non ci sono molte opportunità di trovare sponsor per i giocatori professionisti. Sicuramente per i giochi più gettonati si è mosso qualcosa, ma per quanto riguarda la scena dei picchiaduro penso che l'Italia sia ancora indietro di qualche anno, a differenza dell'America del Nord che invece sta investendo molto nel settore. Per quanto riguarda Tekken, la scena italiana è ancora attiva e presente,
nonostante i vari rallentamenti dovuti al periodo di pandemia, qualche giocatore sembra essersi fermato ma, nel frattempo sono subentrati altri creando sempre un certo movimento ed interesse. La community italiana di Tekken è sempre stata molto inclusiva e ha sempre cercato di coinvolgere persone da più regioni, nazioni, alzando di molto anche il livello di competizione
".

- Un commento sull'arrivo di Tekken 8?

"Di recente all'EVO è stato mostrato un breve trailer del nuovo aggiornamento di Tekken 7 che approderà su console e PC il 17 di Agosto e poi, una semplice immagine che personalmente, non chiamerei nemmeno teaser. È stato mostrato veramente poco, il che, mi fa pensare che dovremmo aspettare ancora un pò per il nuovo gioco. Hanno annunciato altre tappe per il Tekken World Tour, ciò mi porta a pensare che probabilmente mostreranno qualcosa in più nei prossimi mesi, in contemporanea con le competizioni ufficiali in Giappone e come tappa finale della sessione di
TWT, ad Amsterdam, per le finali LCQ mondiali annunciata a Febbraio 2023
".

- Essere donna nel gaming competitivo, criticità da evidenziare?

"Essere donna nel mondo gaming è una bella parentesi, ci sarebbero molte cose da dire. Solo fino a qualche anno fa era solito ricevere diversi commenti negativi tramite messaggi privati su console, dopo o durante le sessioni, per il semplice fatto che stessi giocando. Spesso preferivo nascondere il mio genere dalle informazioni di profilo per evitare di ricevere questi tipi di messaggi. Per quanto riguarda il competitivo, penso sia parecchio difficile, se guardiamo le percentuali non sarei neanche sicura nel dire che si arrivi ad un 5% delle giocatrici attive nel mondo competitivo. Ci sono molti pregiudizi e spesso si ricevono strane occhiate, un po come dire che stessi invadendo uno spazio che non mi appartiene in primis. Questa cosa personalmente non la capisco, c'è ancora molta chiusura mentale sull'argomento e spesso risulta facile sentire una certa tensione da parte dei ragazzi, come se la possibilità di perdere contro una ragazza sia una cosa del tutto inaccettabile".

- Hai qualche consiglio per una giovane ragazza che vuole avvicinarsi al mondo degli Esports?

"Penso sia molto importante costruire uno spazio personale, con persone fidate che ti sostengano, che ti supportino e che ti ispirino positività. È tosta ma si può fare, nel momento in cui ami quello che fai, ti verrà del tutto naturale. Questo vale per ogni cosa, anche al di fuori del gaming o degli Esport. Se c'è un qualcosa che ti butta giù, parlane, apriti, non tenere niente dentro e non mollare. I commenti negativi arriveranno sempre, soprattutto quando farai cose belle o interessanti. Facendo tesoro di questo, affronta e combatti!".

- Sogno nel cassetto?

"Avendo già avuto modo di conoscere persone da diverse parti del mondo, viaggiato, giocato per l'Esport, perfezionato le lingue e imparato cose nuove... Penso che alcuni sogni nel cassetto a livello personale li abbia già realizzati e sono molto fiera di quello che ho fatto perché fa di me la persona unica che sono oggi! Come altro sogno poter partecipare all'EVO, il torneo, per i picchiaduro, più prestigioso a livello mondiale che si tiene America. Incrociando le dita per l'anno prossimo o comunque quando verrà annunciato il nuovo gioco di Tekken!".

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Nella foto: Luxsylva terza classificiata al torneo Last Chance Qualifier di Parigi alla Kayane Session 27 presso Orange Opèra nel 2018.