Women In Games, J. Armanetti: "venivo spesso insultata o presa in giro"

Women In Games, J. Armanetti: "venivo spesso insultata o presa in giro"
venerdì 21 gennaio 2022, 21:45Interviste
di Matteo Mattei
Intervista a Jessica Armanetti, presentatrice, cosplayer e truccatrice

Continua il nostro viaggio nell'universo femminile del gaming e degli Esports. Questa volta abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Jessica Armanetti meglio nota come "Miss Hatred". Dal mondo del competitive alla tv, fa parte del team di protagonisti del programma di intrattenimento e gaming "Crossover Universo Nerd" in onda su 7Gold.
 

- Come nasce la tua passione per il mondo del gaming? e per Halo?
"La mia passione per il mondo gaming è nata all'incirca quando avevo 5 anni. Mio padre mi fece giocare a Doom per la prima volta e fu amore a prima vista. Da lì in poi è sempre stato un crescendo, grazie anche a mia madre con cui giocavo a Monkey Island, Grim Fandango e varie altre adventure games specialmente quelle della LucasArts. Poi chiaramente sono cresciuta e ho iniziato a giocare a qualsiasi genere di videogioco e a collezionare man mano tutte le console che uscivano, e da qui mi ricollego all'amore per Halo. Nel 2007 mi fu regalata una Xbox 360, il modello arcade per chi se lo ricorda, assieme ad Halo 3. Che dire, mi ritrovai spiazzata. Non solo perché ai tempi un videogioco del genere fu innovativo sotto ogni aspetto, sia dal punto di vista grafico, del gameplay ma soprattutto del multiplayer. Passai le mie intere giornate dopo scuola a giocare in multy su Halo 3 nella playlist MLG assieme ai miei amici, da lì in poi, specialmente col mio ingresso nella multigaming ex Inferno Esports (ora Dive) iniziò il mio periodo nel mondo Esports".
 

- Tre aggettivi per descriverti
"Sicuramente leale al primo posto, precisa e infine direi molto testarda".
 

- Essere donna in un settore del gaming prettamente maschile, criticità da evidenziare? invece come ti hanno accolto online nella tua community?

"Bisognerebbe scrivere un libro per parlare di questa tematica! Ai tempi fu davvero tosta, non lo nego. Miss Hatred, il mio nick, nasce proprio per questo motivo, significa Miss Odiata perché durante i tornei o semplicemente durante le scrimm/game online venivo spesso insultata o presa in giro. Fortunatamente dopo anni e dopo aver provato il mio valore, se così posso definirlo (abbiate pietà, passatemi un aggettivo ahah), sono stata rispettata in tutta la community e molte delle persone che mi prendevano in giro si sono scusate e sono anche diventati miei amici. Ora come ora non è più così, anzi, le ragazze vengono rispettate. Non è strano vedere una donna giocare in competitive, ai miei tempi c'ero io e pochissime altre, si contavano davvero sulle dita di una mano".
 

- Hai dei consigli da dare a una giovane ragazza che si vuole avvicinare al tuo mondo?
"Fregatene di tutto e tutti e fai quello che ti piace MA senza mai montarti la testa, non ho altro da aggiungere!".


- Cosa ne pensi invece del panorama esportivo italiano? e delle donne nel competitive?
"Anche qui ci sarebbe bisogno di un bel po di tempo, cercherò di essere sintetica. Semplicemente ritengo che l'Esports in Italia sia cresciuto e stia crescendo tutt'ora, ma molto a rilento. Ci sono poche associazioni che ci credono davvero o che fanno le cose nel modo giusto, ma son sicura che avremo ancora tanto da vedere e da dare. Per quanto riguarda le donne nel competitive mi sono già espressa nelle risposte sopra, sono felicissima che le donne giochino in modo competitivo tanto e quanto gli uomini. Io per prima non ho mai utilizzato il termine gamergirl, proprio perché siamo tutti assolutamente uguali e le ragazze sono in grado di essere forti, con o senza mani, come gli uomini!".


- Sogno nel cassetto?

"Andare nello spazio! Oltre a questo vorrei riuscire a vivere facendo quello che mi piace, viaggiare tantissimo e poter aiutare la mia famiglia in qualsiasi momento e qualora ce ne dovesse essere il bisogno".