Marco Brandino: "Non devono esserci distinzioni di alcun tipo"

Marco Brandino: "Non devono esserci distinzioni di alcun tipo"
© foto di Marco Brandino
mercoledì 13 ottobre 2021, 14:00Interviste
di Matteo Mattei
Intervista al caster Marco Brandino

Abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con il caster Marco Brandino voce FIFA della eSerie A TIM e della eSerie D. L'intervista è incentratra sull'ultima nuova iniziativa firmata LND ovvero dove Brandino è voce protagonista. La Lega Nazionale Dilettanti infatti è alla ricerca di una caster, una voce femminile per commentare anche la eFemminile.

- Come nasce la passione per il mondo del gaming? e l'incontro con la LND?

La passione per il mondo del gaming e dei videogiochi nasce fin da piccolo all’età di cinque anni con la prima console mai avuta in vita mia, ovvero il GameBoy Advance, con tutti i vari titoli legati ai Pokemon, per poi passare alla prima Xbox e al primo joypad. Ancora ricordo e custodisco i primi giochi, tutti demo, che acquistavi presso l’edicola con una rivista annessa, ne è passato di tempo!

Il mio incontro con la LND nasce un po’ per caso e anche un po’ di fortuna. Settembre 2020, si sarebbero dovute disputare le finali della prima eSerie D, poi vinta dal Palermo. Da amante del Pro Club e da appassionato cerco in tutti i modi di mettermi in contatto con la LND Esport per poter avere il permesso di re-streammare le Final Eight facendo sopra il mio commento. Dopo giorni di ricerca riesco ad avere un contatto, dal quale ottengo il permesso di fare quanto spiegato sopra, ma c’è anche di più, la LND Esport che aveva iniziato i propri campionati qualche mese prima, non aveva mai effettuato una trasmissione live streaming sugli esport, così il mio canale Twitch è diventato un banco di prova per me, ma anche per loro. Risultato ottimo, apprezzata la gestione dell’intera live e così grazie a questa mia voglia di fare e passione per il Pro Club mi ritrovo a essere voce e volto della LND Esport dal dicembre 2020.

- Tre aggettivi per descriverti

Mi definirei una persona molto volonterosa, che non si tira mai indietro anche di fronte alle difficoltà e cerca sempre di andare avanti, intraprendente, che un po’ si ricollega al discorso LND Esport dove ero un signor nessuno ma ho cercato in tutti i modi di arrivare li. Come ultimo aggettivo dico umile, perché è quello che mi contraddistingue da sempre con quello che ormai è un motto “Umiltà” poi diventato sul web “Bagno d’Umiltà”.

- Cosa vuol dire per te essere un "caster"?

Per me essere un caster significa essere un giornalista a tutto tondo nel mondo degli esports, ma con il compito di saper raccontare e saper spiegare. La domanda che mi pongo sempre è: sarei in grado di spiegare a chiunque una determinata giocata, azione o situazione di gioco con parole semplici e comprensibili? Il caster è questo, cercare di far avvicinare quante più persone possibili al proprio mondo, senza mai scordarsi che bisogna far passare la propria passione e a volte far pure emozionare.

- Come nasce l'idea della LND nel ricercare una caster per gli Esports?

L’idea della LND nasce per far capire che all’interno degli esports, come negli altri ambiti, non devono esserci distinzioni di alcun tipo, cercando di innovare e rinnovare. La LND Esport organizza anche l’unico campionato femminile riservato alle società femminili italiane per sole ragazze, che già rende l’idea del pensiero in casa LND.

- Perché negli Esports la presenza femminile è ancora limitata?

Dipende dai titoli esports, per quello che più mi compete e più conosco cioè FIFA siamo in netto ritardo rispetto a altri titoli, dove le figure femminili come giocatrici, caster o content creator sono una realtà già consolidata, ma anche su FIFA già qualcosa si sta muovendo. Fra qualche anno, spero, che questa domanda non valga più.

- Hai dei consigli da dare a una giovane ragazzo che si vuole avvicinare al tuo mondo? e a una ragazza?

Partiamo dal presupposto che i consigli sono identici sia da un lato che dell’altro, ma per me alla base di tutto deve sempre esserci il divertimento. Poi da questo può nascere o meno la passione per quello a cui si sta giocando, tanto da volerne sapere sempre di più. Adesso parlo un po’ anche a titolo personale non nascondendo che questo mondo mi ha aiutato tanto a sconfiggere la mia timidezza.

- Invece tornando alla tua professione, ultima domanda di rito: sogno nel cassetto?

Andrei un po’ per gradi, sicuramente in primo luogo avere l’opportunità di commentare dal vivo una partita di calcio reale e poi un domani chissà di arrivare in palcoscenici più importanti, ma per il momento partiamo cauti, sempre con “Umiltà!”.

Un saluto a tutti gli amici di Esportsweb.it, ciao!

© foto di Marco Brandino