ESW| Andrea "Korax" Planamente: "LOL ha trascinato in un certo senso gli altri eSports"

ESW| Andrea "Korax" Planamente: "LOL ha trascinato in un certo senso gli altri eSports"
venerdì 3 settembre 2021, 15:46Interviste
di Chiara Biondini
fonte Intervista a TMWRADIO

E-Sports: Andrea "Korax" Planamente intervistato da Gianluca Viscogliosi, Iacopo Erba e Fabrizio Ponciroli

Andrea Planamente, in arte Korax, è l’Esport Director dei Macko, team vincitore del PG Nationals Summer Split di League of Legends. Con questa vittoria i Macko Esports si sono qualificati alla fase a gironi dell’European Masters 2021.

“Partecipiamo ai principali titoli sul mercato italiano, Rainbow Six, League of Legends, Fortnite, Fifa. L’inizio è stato buono, per ora siamo campioni in carica per la seconda volta consecutiva in LOL, e stiamo partecipando all’EU Master”.

“Sono 6/7 anni che sono in questo campo e la crescita c’è stata ed è stata tanta, siamo ancora indietro però, anche a livello di legislazione: un campo che adesso sta venendo esplorato. L’esports non è più di nicchia, è stato aiutato anche dal lockdown essendo un mondo virtuale”.

“Noi puntiamo sempre a creare un ambiente molto familiare, abbiamo tutti i giocatori qui nella nostra gaming house a Monopoli. Il nostro metodo ha portato buoni risultati, partiamo dallo staff per valorizzare tutti gli altri elementi”.

Gaming house… “Di piscine ne abbiamo due… (ride n.d.r.), la Gaming house è un punto fondamentale, negli altri paesi è molto comune. Vai a passare dall’amatoriale, dal ragazzo nella cameretta diciamo, al portarlo ad essere un professionista. Non viene cresciuto solo come giocatore, ma anche come professionista, viene trattato in modo che debba pensare solo a quello. Noi qua abbiamo tutto quello che può servire, dal cuoco, all’editor, al videomaker, ad un ufficio stampa interno”.

L’intuizione è di creare un ambiente di lavoro che ti fa vivere di più il fuori schermo, per poi far perfomare meglio davanti allo schermo…
“Alla fine sono dei professionisti, lavorano ore e come tutti i professionisti. Il gioco è il mezzo con cui guadagnano, per il resto hanno una vita normalissima. Anzi il fatto di stare in una villa come la nostra, ti porta ad uscire ad avere una vita sociale ed avere una vita privata”.

Sul mondo femminile nell’eSports.
“Abbiamo avuto team femminili in passato, non vedo nemmeno un divario che ci possa essere tra femmine e maschi, come potrebbe esserci nello sport; quindi, nel momento in cui si andranno a sviluppare delle atlete, che siano al livello delle competizioni, saremmo i primi ad invitarle. L’80% del nostro personale è composto da ragazze; quindi, semplicemente a livello italiano si vedono poche pro player, perché c’è questo mito che le ragazze non giocano ai videogiochi. E questo porta molte ad abbandonare prima di arrivare a certi livelli. Ci sono tante ragazze valide in questo campo e sempre di più si stanno avvicinando”.

Twitch? E’ un gigante che non si può ignorare. Abbiamo il nostro giro di streamer, ci stiamo concentrando sul network, essendo nati da poco ci sono tante cose da fare. Bisogna mostrarsi al mondo, c’è anche il lato casual gaming. Il problema è riuscire a creare un sistema che possa ricompensare in maniera adatta lo streamer. Gli streamer lavorano per sé stessi, tutto quello che fanno arriva a loro direttamente, noi come organizzazione dobbiamo trovare una formula che sia adatta a loro e a noi per collaborare in maniera corretta. E’ quello che manca un po’ in Italia, perché come Network uno gli può dare magari un asset alle spalle: gente che lavora per loro, grafici come supporto, ma tanto di può non puoi fare”.

L’importanza di League of Legends nel mondo eSports…
“LOL da chi lo vive è il titolo più giocato al mondo, è da 12 anni che domina la scena eSports e in un mondo “veloce” come quello digitale, sono veramente tantissimi per rimanere in vetta. Si vede la differenza con gli altri, ma in maniera positiva, ha trascinato in un certo senso gli altri eSports e li ha fatti diventare quello che sono oggi. Come ogni community ci sono lati positivi e negativi, come nel calcio ci sono gli ultras e i tifosi più tranquilli diciamo. Ci sono tantissimi ragazzi tranquillissimi, di solito le comunità “tossiche” si trovano di più negli FPS (sparatutto n.d.r.). In LOL se succede qualcosa in partita passa subito, negli FPS la cosa tende a mantenersi e va al di fuori e si vanno a creare faide personali”.

Obiettivi? Fare sempre meglio, vogliamo crescere e diventare una power house che possa competere con quelle che sono le regioni maggiori come Spagna e Francia, per esempio. Cercare di raggiungere in Europa un discorso competitivo che possa portare lustro a tutta la nazione ad aprire altre sedi a livello Nazionale anche aperte al pubblico”.