ESCLUSIVA ESW - Dappo19 (Parma): "Due o tre anni fa impensabile avere un campionato come la eSerie A TIM"

ESCLUSIVA ESW - Dappo19 (Parma): "Due o tre anni fa impensabile avere un campionato come la eSerie A TIM"
venerdì 4 giugno 2021, 15:52Interviste
di Chiara Biondini
fonte Intervista di Fabrizio Ponciroli su TMWRadio
Dappo19 (Alessandro Dapporto), pro player del Parma ha raccontato anche la sua esperienza alla eSerie A Time e al Roland-Garros eSeries by BNP Paribas.

Esports: Alessandro Dapporto intervistato da Gianluca Viscogliosi e Fabrizio Ponciroli

Dappo19 (Alessandro Dapporto), pro player del Parma che ha partecipato all'ultimo campionato di eSerie A Tim e al Roland-Garros eSeries by BNP Paribas, parte del team Esports Academy, è stato protagonista della rubrica dedicata agli eSports su TMWRADIO.

“In Italia stiamo facendo grossi passi in avanti, basti pensare a me e il mio percorso con FIFA21 come Pro Player del Parma. Diciamo che fino a due e tre anni fa era impensabile avere un campionato di eSerie A TIM. È stato un grande evento a cui ho partecipato, siamo usciti alla fase prima della Final Eight. Un’edizione fantastica la prima storica. I Pro Player del videogioco di calcio sono veramente forti, basti pensare che nella top 100 mondiale ci sono più di 20 giocatori italiani”.

Come si fa a diventare un talento di questo valore..
“Di base devi essere straportato, io da Fifa17 ho iniziato a fare risultati normali e poi ho avuto successi e mi sono allenato tanto e duramente, anche se in maniera intelligente: bisogna capire i propri errori e confrontarsi con gli altri Pro Player, che è la cosa più importante per allenarsi ad alti livelli. Se si è portati i risultati arrivano. Ci vuole tanta dedizione. Durante l’anno non serve allenarsi sempre, magari serve la settimana prima dell’evento con tante amichevoli, non online, ma con compagni forti. Ci conosciamo tutti nella community e potersi allenare insieme ci permette di essere sempre al top ed essere allenato per sfide di alto livello”.



“L’eSports è tutta una questione di testa, quando te la puoi giocare con uno che sta al tuo livello, là conta tanto il fattore mentale, bisogna rimanere calmi e concentrati anche se si va sotto di un gol, bisogna sempre essere lucidi, le partite sono lunghe e c’è sempre speranza per recuperare. Nella Weekend League, che sono 30 partite da giocare nel fine settimana, vedi succedere cose incredibili, pali, traverse ecc. e bisogna sempre essere calmi. Se uno si arrabbia è la fine”.

Esperienza al Roland Garros.
“Tutto è partito più di due mesi fa, con le qualifiche. Il Roland-Garros ha scelto sette Accademy da tutto il mondo e per selezionare i giocatori. Per me c’è stata l’eSports Accademy, dove ho fatto un torneo di selezione e sono uscito vincitore. Il gioco World Tennis già lo conoscevo, sono un amante del tennis, e mi piace sia giocare sia virtuale che nella vita. Là ho strappato il biglietto per il Roland-Garros... poterci andare è stata una bella emozione. Dovevo partire il 27, ero convinto che servisse il tampone rapido per protocollo, ma invece serviva il molecolare e l’ho scoperto all’ultimo. Non me l’avevano detto. Ho saltato il primo giorno che c’era un WorkShop in cui parlavano di eSports e me lo sono perso. Sono arrivato comunque il 28 e il torneo era il 29 ed ho avuto modo di conoscere tutti i ragazzi, i sette partecipanti. È stato un evento bellissimo, perché abbiamo giocato all’interno del centrale del tennis, il Philippe Chatrier, il campo storico.  Eravamo in zona vip e in campo si stavano allenando, Nadal, Serena Wiliams ecc..”.

“Rappresentare un team di Serie A è una bella esperienza, è stata una bellissima annata nonostante il Parma sia andato in Serie B. Io e il mio compagno abbiamo dato tutto, ed eravamo andati molto bene. Nella eSerie A abbiamo fatto un bel risultato uscendo ad un passo dalla Final Eight e il prossimo anno cercheremo di toglierci tante soddisfazioni”.

“Ho 26 anni ho sempre giocato, mi sono sempre piaciuti i videogiochi, poi ad un certo punto, verso Fifa17 hanno introdotto la Weeked League, un torneo competitivo in cui potevano tutti giocare da casa. E già lì ho cominciato a fare i primi risultati, e lì i miei amici non voleva più giocare con me e mi sono dedicato all’online. Fifa18 è stato il mio trampolino di lancio, perché mi sono qualificato al primo evento a livello internazionale, il Gfinity Challenger Series a Londra. Ero finito primo come italiano e tredicesimo al mondo. Spero di far sempre parte di questo mondo, magari in futuro come coach”.