LCS, TSM: un inizio disastroso tra scommesse e indagini interne

LCS, TSM: un inizio disastroso tra scommesse e indagini interne
© foto di Riot
venerdì 18 febbraio 2022, 11:52Editoriale
di Francesco Lombardo
L’organizzazione nordamericana sta attraversando uno dei suoi periodi più bui, non solo a livello competitivo ma anche con le accuse verso il founder.

Quattro sconfitte nelle prime quattro partite in casa TSM non si era mai visto. Evil Geniuses, Dignitas, FlyQuest e Golden Guardians sono tutte passate sopra quello che è attualmente lo scheletro di una delle organizzazioni più vincenti di sempre della scena nordamericana con sette titoli vinti dal 2013 a oggi nell’arco di 18 split. Un record, per il momento, con l’ultimo titolo arrivato nel Summer 2020, salvo poi uscire malissimo dai Worlds dello stesso anno con un clamoroso e inaspettato, quanto deludente, 0-6 nel girone. 

Nonostante i tentativi di mantenere Bjergsen all’interno dell’organizzazione come coach, che ha comunque portato degli ottimi risultati con un secondo e un primo posto in regular season nei due split del 2021, i TSM non sono riusciti ad andare oltre il terzo e quarto posto nei rispettivi playoff, fallendo la qualificazione al mondiale. Da lì l’intenzione di cambiare le carte in tavola, rivoluzionando l’intero roster su cui erano stati spesi fior di quattrini: SwordArt, nel 2020 finalista mondiale, aveva ricevuto un contratto da 9 milioni di dollari per tre anni, più la cifra pagata ai cinesi Suning per averlo. Fuori SwordArt, fuori il midlaner PowerofEvil che aveva tentato di raccogliere un’eredità pesantissima, fuori il botlaner Lost, unici superstiti il toplaner Huni, ormai di casa in LCS, e il jungler Spica, uno dei più promettenti della scena locale. Dentro, per decisione della società, due giocatori cinesi semi-sconosciuti, Keaiduo e Yursan, provenienti dalla seconda divisione del campionato di Pechino, più il talento dei Liquid, il botlaner Tactical. 

A far più male però è stato l’addio di Bjergsen, precedentemente legato ai TSM anche a livello societario, che ha deciso di tornare a competere come giocatore dopo appena un anno di stop, accettando l’offerta del Team Liquid, storico rivale dei TSM nella lotta al titolo. Più che l’addio in sé, a far nascere ulteriori tensioni all’interno dell’organizzazione sono state le polemiche legate ai trattamenti poco limpidi e aggressivi riservati nel corso degli anni dal fondatore e proprietario Andy “Reginald” Dinh verso i propri dipendenti, lo staff o alcuni giocatori dei vari roster. Accuse pesanti che sono state recentemente prese in esame dalla stessa Riot Games con l’annuncio di un’investigazione interna alla società per comprendere la fondatezza e la veridicità di tali comportamenti.

Complice la situazione societaria, dunque, la squadra non sta riuscendo a offrire nulla di interessante sul piano competitivo con un roster che fatica a trovare la giusta sinergia tra i reparti e con i giocatori che appaiono totalmente scollegati l’uno dall’altro. I TSM sono attualmente l’unica squadra insieme ai CLG senza nemmeno una vittoria: bisogna tornare allo Spring 2021 per ritrovare una soluzione simile quando la squadra perse i primi due match della stagione per poi vincere il terzo e ultimo della prima settimana di campionato. Non è certo la migliore situazione per un’organizzazione che ha sempre vantato un ruolo da protagonista in campionato, capace di attirare anche grandi nomi: Zven, Yellowstar, Mithy sono altri nomi che hanno fatto parte in passato dell’organizzazione contribuendo a raggiungere i successi più importanti. 

A pagare per primi i risultati scadenti del team in questo inizio di stagione sono così un giocatore e un componente dello staff. Il primo a saltare è il support Wei ‘Shenyi’ Zijie che sarà “retrocesso” nell’Academy del team, mentre il suo posto sarà preso dall’attuale titolare del team B, il taiwanese Wang ‘Yursan’ Shenyu, giocatore dei TSM già dall’inizio del 2021. I TSM hanno giustificato la scelta, corroborata dalle evidenti prestazioni del giocatore non all’altezza della competizione, motivandola con l’intenzione di permettere a Shenyi di “avere più tempo per acclimatarsi in Nord America”. Una spiegazione che regge perfettamente in peidi, considerato che il giocatore, a causa delle restrizioni dovute al Covid19 e alle difficoltà burocratiche per i viaggi dalla Cina agli Stati Uniti e viceversa, aveva raggiunto i propri compagni molto più tardi del previsto, avendo pochissimo tempo per allenarsi e prendere confidenza con la nuova scena competitiva. Lo stesso Keaiduo, il midlaner, ha avuto problematiche simili non potendo disputare nemmeno il Lock-In, il torneo inaugurale della stagione nordamericana.

Nonostante non ci siano stati finora annunci ufficiali, secondo quanto riportato dal reporter Travis Gafford a perdere il posto, questa volta in via definitiva sembra, è l’assistant coach James “Tonington” Kandel, rimosso dal Global Contract Database il 16 febbraio. I TSM rimangono così un cantiere in costruzione per uno split, lo Spring, che non è certamente appetibile mettendo in palio solamente uno slot per l’evento internazionale del Mid-Season Invitational. Anzi, permette così di poterlo utilizzare, come ha dichiarato lo stesso strategic coach del team Jack “Kayys” Kayser, come un campionato in cui poter sperimentare e far crescere la sinergia tra i giocatori in previsione del Summer Split, senza dubbio più importante in quanto mette sul tavolo i tre posti per la qualificazione al mondiale, una delle vetrine più importanti non solo per la scena di League of Legends quanto per l’intero esports globale.