KOI x Rogue: perché la partnership conviene a tutti

KOI x Rogue: perché la partnership conviene a tutti
© foto di Riot
mercoledì 24 agosto 2022, 12:38Editoriale
di Francesco Lombardo
L’organizzazione spagnola pronta a comprare il 60% dello slot detenuto dai Rogue nell'LEC 2023, secondo quanto riportato da diversi rumor.

Il mancato ampliamento degli slot dell’LEC, che sarebbero dovuti passare da 10 a 12 già nel 2022 come era stato anticipato più di un anno fa e poi rinviato a data da destinarsi, ha certamente creato un mercato secondario degli slot della più importante competizione europea di League of Legends e una delle più importanti dell’intero ecosistema esports del Vecchio Continente (e non solo). Mentre l’LEC cresceva, creava contenuti, si affermava in positivo al contrario dell’LCS nordamericana, le squadre rimaste fuori perché nate dopo la creazione della lega a fine 2018 e la partenza ufficiale nel 2019. Organizzazioni come Karmine Corp, francese, o i KOI, realtà spagnola nata dall’unione di intenti di uno dei più importanti streamer spagnoli Ibai e dal calciatore catalano Gerard Piquè, nonostante avessero già una solida fanbase e un numeroso seguito erano destinate a rimanere fuori.

I primi a rompere il muro delle vecchie squadre fondatrici dell’LEC sono stati i BDS che a fine 2021 hanno comprato per quasi 30 milioni di dollari lo slot appartenuto fino a quel momento allo Schalke04, prima squadra a cedere ufficialmente lo slot dell’LEC cambiando nome (fatti salvo i vari rebranding degli Origen in Astralis o degli Splyce in Mad Lions, entrambi senza però cambiare mai proprietà). Un prezzo che sembrava esagerato e che magari non tutte le organizzazioni volenterose di entrare si sarebbero potute permettere. Come hanno dimostrato gli Heretics che appena poche settimane fa hanno annunciato di aver ufficialmente acquisito lo slot dei Misfits Gaming, secondo alcuni rumor per una cifra vicina ai 35-36 milioni di dollari, milione più, milione meno. Ciò che però aveva colpito più di tutti era che tale cifra non era nemmeno sufficiente per coprire l’acquisto dell’intero slot: gli Heretics sarebbero infatti divenuti proprietari dell’80%, con il 20% rimanente in mano ai Misfits che potranno decidere se e quando privarsene in seguito.

Il valore attuale di uno slot LEC, almeno quello percepito da chi vuole venderlo, è pertanto superiore ai 40 milioni di dollari: una cifra di cui in questo momento difficilmente alcune squadre possono disporre, non tutta e subito almeno. Se poi consideriamo che gli Astralis avrebbero chiesto addirittura 50 milioni per la vendita del proprio slot, diventa chiaro quale sia l’attuale appeal che un posto nella massima competizione europea di League of Legends abbia in questo momento. Motivo che ha portato le organizzazioni desiderose di farne parte a trovare nuove strade, leggermente meno onerose, ma che possano riuscire a portare vantaggi a chiunque. L’ultima in ordine di tempo, secondo quanto riportato ancora in via non ufficiale da Alejandro Gomis su Blix, è l’apparente passaggio di consegne tra Rogue e KOI. Il nome dei Rogue, in realtà, non sembrava essere in “pericolo” ma la proposta, che rappresenterà a tutti gli effetti una collaborazione tra le due entità, è apparsa davvero ghiotta.

Secondo quanto successivamente riportato da Yuste ‘Yuste’ Armero su Esportmaniacos, i KOI avrebbero acquisito il 60% dello slot detenuto dai Rogue, pagando una cifra vicina e di poco superiore ai 20 milioni di dollari, dando in questo caso un valore leggermente inferiore sul totale stimato dello slot: 33 milioni. Il fattore chiave in questo caso che ha fatto abbassare il prezzo è che i Rogue continueranno ad avere una voce in capitolo sulla parte competitiva e la struttura organizzativa a differenza dei Misfits che negli accordi con gli Heretics rimarranno totalmente esclusi dalle decisioni pratiche: è stato questo, ad esempio, una delle ragioni che ha fatto saltare l’accordo tra Rogue e Karmine Corp, proprio perché i KC avrebbero preferito avere il controllo totale. Il motivo è semplice: mentre i Rogue porteranno con sé l’esperienza di quattro anni di LEC, i KOI avranno dalla loro la potenza mediatica, nonché risorse economiche fresche, che permetteranno alla nuova squadra (che pare si chiamerà solamente KOI, però) non solo di continuare a farsi largo a livello competitivo, confermando quanto di buono fatto negli ultimi anni con due secondi posti e una Top 4, ma di iniziare finalmente a spingere sul lato mediatico.

Sotto il profilo content infatti i Rogue non sono certo una delle org più apprezzate, fino a questo momento raramente capaci di comunicare i propri risultati e i traguardi raggiunti. Nell’esports moderno, infatti, non è più sufficiente essere altamente competitivi ma bisogna essere estremamente comunicativi e crearsi una propria community e una fanbase solida e affezionata. Traguardo che in questo momento solamente Fnatic e G2 Esports, con alle spalle anni e anni di successi, possono davvero vantare. Avere i KOI, così come gli Heretics, porterebbe all’LEC un valore aggiunto enorme in termini di persone interessate. Così come sarebbe utile avere anche i Karmine Corp: ma è proprio impossibile? I KC sarebbero in questo momento in trattativa con gli Astralis, al cui slot sarebbero però interessati anche i Natus Vincere, una delle più importanti organizzazioni dell’est Europa, nonché storiche dell’esports internazionale, e i Faze Clan, una delle realtà mediatiche più imponenti del Nord America, capaci di finire persino sulla copertina di una rivista iconica come Sport Illustrated. Tra voci di corridoio e rumor, ciò che sembra inevitabile è che l’LEC 2023 potrebbe avere un volto totalmente nuovo rispetto a quello a cui ci siamo abituati negli ultimi anni con volti nuovi, loghi da scoprire e, si spera, più spettatori interessati.