Da dove devono ripartire i Fnatic per tornare a vincere?

Da dove devono ripartire i Fnatic per tornare a vincere?
© foto di Riot Fnatic
sabato 15 ottobre 2022, 16:09Editoriale
di Francesco Lombardo
L’uscita dal mondiale sarà tutt’altro che indolore: il progetto di un anno fa deve già essere modificato. Ripartendo da chi?

La prematura uscita dal mondiale di League of Legends, soprattutto per come si era conclusa la prima settimana, avrà delle conseguenze decisamente importanti che andranno a modificare nuovamente il roster dei Fnatic ad appena un anno dalla sua rivoluzione. Quando un anno fa si decise di rimuovere Adam dopo appena sei mesi dal suo arrivo, girandolo ai BDS che lo avrebbero poi spedito in Academy nella LFL, insieme a Bwipo, migrato ai Liquid in Nord America, dando contemporaneamente il benservito a Nisqy e mantenendo la sola botlane composta da Upset e Hylissang. Tre cambi che hanno portato agli arrivi di Wunder, Razork e Humanoid, rispettivamente in corsa superiore, in giungla e in midlane. Un mix apparentemente corretto di giocatori con tanta esperienza da un lato, grande talento dall’altro, pronti a seguire le direttive di coach YamatoCannon, Jakob Mebdi all’anagrafe, di certo un grande motivatore e sapiente gestore del gruppo. 

Eppure il progetto deciso un anno fa non ha funzionato. Dopo anni di delusioni, di risultati sfiorati, i tifosi dei Fnatic con un roster di questo tipo si aspettavano di poter lottare per il titolo europeo e di tornare protagonisti a livello internazionale. A poco meno di dodici mesi dalle aspettative di inizio stagione, possiamo tranquillamente affermare che tale idea non ha mai trovato realizzazione: in LEC sono arrivati due terzi posti, persino peggio dello scorso anno quando nel Summer giocarono la finale contro i Mad Lions, mentre al mondiale i Fnatic sono usciti malconci in un girone che sembrava alla loro portata e con ottime prestazioni nella Week 1, vanificate dal tracollo della seconda settimana. Se nello Spring a fermare le ambizioni dei Fnatic erano stati i Rogue prima e i G2 Esports poi, nel Summer è toccato ancora ai Rogue porre un freno ai sogni dei Fnatic, partiti addirittura dal loser bracket dopo una regular season che non li ha ma visti protagonisti.

Fallito il progetto 2022 è allora lecito chiedersi: continuare così o cambiare nuovamente tutto per il 2023? Andando a guardare la durata dei contratti dei giocatori la risposta più semplice sarebbe la prima: se Upset e Hylissang hanno la scadenza a novembre 2023, Wunder, Humanoid e Razork vedranno il contratto terminare addirittura a novembre 2024. Se, quindi, i Fnatic hanno intenzione di intraprendere un percorso meno dispendioso, come sembra sarà per molte squadre LEC in questo 2023, è plausibile che decidano di mantenere il quintetto titolare attuale, andando però a cambiare coach, il cui contratto invece è in scadenza tra un mese, il 21 novembre 2022. Non sarebbe una scelta sbagliata: Yamato infatti, come anticipato, è un grande motivatore e gestore del gruppo, capace nella sua carriera di far arrivare una squadra come i Vitality 2018 in cui giocava Jiizuké a sfiorare la qualificazione ai playoff del mondiale in un girone di ferro; tuttavia non è il coach di cui una squadra ha bisogno quando ha giocatori di esperienza e di talento. Yamato era stato preso dai Fnatic per rivitalizzare un ambiente poco sereno, con diversi addi polemici che hanno creato instabilità. Sistemato questo aspetto, il compito di Yamato si esaurisce perché ha dimostrato più volte di non essere capace di permettere ai giocatori di fare il passo in più per innalzare il livello competitivo: serve un’altra mano, adesso, qualcuno che faccia andare i Fnatic oltre.

Paradossalmente, invece, se i Fnatic dovessero pensare di rivoluzionare il team puntando su giovani talenti che andrebbero a portare risultati non nell’immediato ma nel medio-lungo periodo, un po’ come hanno fatto in parte i G2 Esports, un coach come Yamato sarebbe allora necessario e saggio mantenerlo per fare da collante con i nuovi. Se si volesse seguire il modello G2, che nell’ultimo anno ha subito dato i suoi frutti, l’idea migliore sarebbe forse quella di mantenere intatta la botlane composta da Upset e Hylissang a cui affiancare tre nuovi innesti. Sempre che Upset, che negli ultimi tempi ha spesso fatto trasparire del fastidio riguardo ad alcune scelte del team, non decida di lasciare. In quel caso, allora, forse sarebbe meglio mantenere Razork, ancora giovane e con tanta esperienza da acquisire, e Humanoid, ripartendo quindi dal duo mid-jungle. E ricostruire con tali fondamenta.