IIDEA, il valore economico e sociale dei videogiochi in Italia

IIDEA, il valore economico e sociale dei videogiochi in Italia
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venerdì 26 novembre 2021, 23:45News
di Matteo Mattei
fonte IIDEA
Rapporto di Fonte Censis e IIDEA sul valore economico e sociale dei videogiochi in Italia

Pubblicato il rapporto di Fonte Censis e IIDEA sul valore economico e sociale dei videogiochi in Italia. Con un investimento di 45 milioni di euro in cinque anni, il fatturato delle imprese italiane del settore dei videogiochi salirebbe a 357 milioni di euro nel 2026 creando mille posti di lavoro per i giovani.

L’obiettivo del presente progetto è raccontare il valore sociale ed economico dell’industria del gaming, accendendo un faro di luce su realtà e potenzialità del settore. Un settore che è un condensato di opportunità economiche, occupazionali, didattiche, relazionali, di entertainment intelligente e brillante, che si colloca sulla frontiera più avanzata dell’innovazione. Una molteplicità di benefici in ambiti molto diversi, che segnala l’estrema versatilità dei videogiochi, capaci di catturare e tener deste l’attenzione e l’impegno, e di trasferire gradevolmente contenuti di ogni tipo.

Gli italiani vedono i videogiochi come una potenziale protagonista del rilancio economico, della creazione di nuova occupazione di qualità e del Made in Italy, di cui potrebbe essere un nuovo originale pilastro. Per tutte queste ragioni occorre un diverso approccio delle politiche pubbliche all’industria del gaming, a cominciare da una fiscalità incentivante e investimenti di ben altra portata, più in linea con Regno Unito, Francia e Germania.

Per il 71,6% degli italiani (85,9% tra i giovani) i videogiochi sono divertenti, perché fanno trascorrere il tempo in modo piacevole, per il 68,2% (82,1% tra i giovani) sono coinvolgenti perché sanno far appassionare e trasmettere emozioni, per il 60,8% sono facili da utilizzare perché intuitivi e per il 42,2% sono socializzanti 55,7% tra i giovani) perché creano relazioni e fanno svolgere le attività in gruppo. Per il 52% degli italiani (70,9% tra i giovani, 58,6% tra i laureati) giocarci aiuta a sviluppare abilità come risolvere problemi, prendere decisioni velocemente, e per il 49,5% facilita l’apprendimento di competenze specifiche.