LAN Apocalypse, P. Blasi (IES): "Come gli esport si sono scoperti fragili"

LAN Apocalypse, P. Blasi (IES): "Come gli esport si sono scoperti fragili"
© foto di Independent Electronic Sport
lunedì 2 maggio 2022, 08:15Interviste
di Matteo Mattei
Il pensiero degli esperti del settore

Sabato scorso, il blitz gli agenti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha messo i sigilli e posto sotto sequestro le postazioni delle Sale LAN italiane. Molti sono i commenti subito condivisi in rete da gamers e operatori del settori indignati. Il sequestro arriva a seguito di un esposto di un'azienda del mondo delle sale scommesse. In questo scenario abbiamo raggiunto e chiesto un parere a chi segue il settore da tanti anni, Paolo Blasi, ora CEO & Founder di IES Independent Electronic Sport e General Secretary di FIDE.

"L’Italia si scopre ancora una volta vittima della burocrazia quando per colpa di interpretazioni frettolose della legge (Decreto Direttoriale 8 novembre 2005 e s.m.) scatta l’implacabile macchina burocratica. Il problema alla base è sempre lo stesso: la mancanza di regolamentazione per gli sport elettronici (esport) ed è un problema che oramai si trascina da molti, troppi, anni. In questo caso è bastato un semplice esposto, arrivato il 21 aprile, indirizzato tra gli altri all’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, che ha risposto in modo celere con una circolare, la n.14/2022, del 26 aprile. La circolare non è altro che un insieme di domande e risposte tese a chiarire eventuali punti dell’art. 100, comma 7, del T.U.L.P.S. e relativo, per dirla in modo semplice, alle regole che gestiscono gli apparecchi senza vincita in denaro. Qui arriva il nodo centrale: l’interpretazione di regole (Decreto Direttoriale, sopra citato) scritte nel 2005 servivano ad organizzare l’attività che negli anni novanta ed inizio 2000 era ampiamente diffusa in Italia: l’intrattenimento nelle sale giochi. Il fraintendimento è tutto nelle parole che si usano visto che quando si parla di Automatico nel settore dell’intrattenimento ci si riferisce ad un comparto che include i videogiochi arcade ed in generale cabinati. Il Decreto Direttoriale dell’8 novembre 2005 è stato scritto su questa misura e prevede tutta una serie di passaggi come: l’assenza di meccanismi di qualsiasi natura (diversi dai comandi a disposizione del giocatore) per l’effettuazione del gioco che possano influenzare (anche indirettamente) l’andamento del gioco stesso ed il relativo punteggio o ancora si definisce con scheda di gioco, l’insieme dei circuiti elettronici, comprese le schede elettroniche e di memoria dei Personal Computer, nei quali risiedono il codice eseguibile del software di gioco, programmi e dati nonché le interfacce di collegamento delle periferiche. Insomma non può trattarsi di Personal Computer o di console in uso nel 2022 anche se la fattispecie potrebbe sembrare avvicinarsi visto che si parla in modo sempre molto vago. Stessa vaghezza che potrebbe, sempre interpretando, arrivare a considerare apparecchi senza vincita in denaro anche i dispositivi mobili (smartphone)! Quindi è da sottolineare come la vaghezza delle regole è voluta in quanto i cabinati e l’Automatico, in generale, rappresentano un settore estremamente dinamico in termini di modelli. In conclusione andrà tutto a risolversi in meglio? Molto probabilmente, tutto considerato. Tuttavia resta un interrogativo: un settore come quello degli esport può permettersi questo tipo di bordate? Evidentemente no e quindi serve quanto prima uno scatto che permetta di definire in modo chiaro e legale l’attività svolta da ogni singolo operatore e questo scatto non può che essere promosso da tutti quei soggetti e singoli che già lavorano nel settore esport e lo stanno costruendo anno dopo anno".