ESW - Ferrari ESports, De Salvo: "Il talento è determinante"

Giovanni De Salvo è il campione in carica per quanto riguarda il campionato Ferrari ESports. Tanta soddisfazione per quanto ha fatto ma la testa è già concentrata sui prossimi obiettivi...

Il primo pensiero che hai avuto quando hai vinto la scorsa edizione del campionato Ferrari Esports Series?
"Sono stati diversi i pensieri dopo aver tagliato il traguardo, quello più forte probabilmente era la soddisfazione di essere riuscito a ottenere un risultato così importante".

Quanto conta per te far parte ufficialmente di Ferrari?
"Sono cresciuto con la passione per la Rossa, poter rappresentare questo marchio per me è assolutamente un grande onore ma anche una grossa responsabilità. Ho notato subito un grandissimo mix di competenza e professionalità di chi vi fa parte quindi è giusto che venga richiesto lo stesso anche da parte mia".

Quale è il tuo segreto quando scendi in pista?
"Non penso di avere un vero segreto. Quando arrivo in gara dopo essermi allenato a dovere so quello che posso fare, quindi si tratta solo di rimanere concentrato e dare tutto il possibile, il risultato viene di conseguenza".

Ci racconti una tua giornata tipo? Quante ore di allenamento?
"Solitamente durante la settimana dedico la mattinata per studiare e seguire le lezioni universitarie mentre durante il pomeriggio mi alleno insieme al team con training programmato dalle 14:30 alle 18:30. Dopo cena invece tempo libero".

Quest’anno quali sono i tuoi obiettivi?
"I miei obiettivi naturalmente saranno allineati con quelli del team. La voglia di far bene è tanta, proverò a dare il massimo in ogni gara, lavorando assieme al mio team".

Quanto incide il talento in un giocatore di Esports?
"Negli eSports solitamente tutti giocano alla pari quindi il talento è determinante ma non basta, va allenato, quindi anche l'impegno diventa  fondamentale quando si compete ad alto livello".

Quando non sei impegnato a correre, cosa fai nel tempo libero?
"Oltre a passarlo in compagnia di amici, le mie attività dentro casa sono abbastanza ordinarie: letture varie o serie tv. Fuori casa invece mi piacciono il trekking e l’arrampicata".

Credi che ormai gli Esports possano essere percepiti come una vera e propria professione?
"Assolutamente si, per lo meno ai massimi livelli. I piloti sono legati ai propri team attraverso un contratto di lavoro, che prevede quindi uno stipendio. I tornei mettono in palio prize pool davvero importanti ed è nell’interesse di ogni team avere i propri piloti che si possano concentrare al massimo sull’obiettivo, quindi come nelle competizioni sportive reali è diventata una vera e propria professione".

Come ti immagini il futuro degli Esports tra 10 anni?
"Da quando sono nati gli Esports hanno avuto un’evoluzione molto importante e veloce; prevedere come saranno tra dieci anni penso sia molto difficile. Quello che auspico è una sempre più intima collaborazione con la loro controparte reale, che è la direzione verso cui stanno andando attualmente. Il mondo della simulazione ha davvero tanto potenziale".

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