Activision Blizzard-Microsoft, per l'Antistrust del Regno Unito si può fare ma senza Call of Duty

Activision Blizzard-Microsoft, per l'Antistrust del Regno Unito si può fare ma senza Call of Duty
mercoledì 8 febbraio 2023, 16:15Videogiochi
di Redazione Esportsweb

La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha reso nota la sua conclusione provvisoria sulla proposta di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, proponendo di rimuovere Call of Duty dall'accordo come possibile compromesso.

Dopo un'indagine di cinque mesi, l'autorità di regolamentazione del Regno Unito ha provvisoriamente scoperto che l'accordo potrebbe ridurre la concorrenza e "tradursi in prezzi più alti, meno scelte o meno innovazione per i giocatori del Regno Unito". Il regolatore ritiene inoltre che Call of Duty e altri franchise saranno importanti per la crescita del cloud streaming e che Microsoft potrebbe eliminare la concorrenza rendendo questi giochi esclusivi della sua offerta cloud.

La CMA ha suggerito che una "cessione parziale di Activision Blizzard" sarebbe una soluzione che prenderebbe in considerazione per approvare l'acquisizione. Questo, secondo VGC potrebbe significare, vendere la parte dell'azienda che si occupa di Call of Duty, vendere il segmento Activision di Activision Blizzard o vendere entrambi i segmenti Activision e Blizzard. L'altra possibile "soluzione" data dalla CMA sarebbe il divieto totale della fusione.

Il regolatore afferma che Microsoft l'ha informata dei suoi impegni a mantenere Call of Duty su piattaforme rivali come PlayStation e Nintendo Switch, e afferma che prenderebbe potenzialmente in considerazione questo tipo di rimedio, ma che preferirebbe una soluzione strutturale come la rimozione di Activision dall'accordo, in quanto richiede un'applicazione meno continua.

Secondo un recente rapporto del New York Times, Microsoft ritiene che il Regno Unito e la Commissione europea siano aperti a potenziali soluzioni e spera di convincerli ad accettare concessioni e approvare l'accordo.