DLA Piper, lo scenario normativo degli Esports nel mondo

L'Osservatorio Italiano Esports ha stilato la seconda edizione del Manifesto Legale degli Esports. Nel quadro sulla regolamentazione del settore con analisi e proposte dei più importanti studi legali, DLA Piper evidenzia un quadro normativo altamente frastagliato che non tiene il passo con la reale crescita del mercato. Vincenzo Giuffrè Intellectual Property & Technology Gaming & Gambling Sector DLA ha colto la principale criticità del settore:
nonostante si tratti di un fenomeno globale, non esiste una normativa a livello unitario, né a carattere internazionale né a livello europeo.
Già nel 2019 la DLA Piper Esports, la prima guida normativa sugli esports raccoglie circa 50 giurisdizioni con l’obiettivo di trovare le soluzioni legali che consentano lo svolgimento di iniziative legate agli esports in Paesi dove, per lo più, non esiste ancora una normativa dedicata. Attraverso un’analisi della
regolamentazione di numerosi paesi, sono tre le linee guida comuni in relazione al settore esports: rapporto tra pagamento del prezzo all’entrata e vincita di un premio in denaro; esito del gioco collegato ad abilità o sorte; questione delle sanzioni.
Nel rapporto tra pagamento del prezzo all’entrata e vincita di un premio in denaro quando questi due elementi sono in relazione e collegati fra loro dall’elemento dell’alea, il fenomeno è definito come gioco a distanza con vincita in denaro e soggetto alla regolamentazione dei giochi pubblici. La Francia ha invece elaborato una legge relativamente semplice che differenzia e regola i tornei fisici da quelli online, nei tornei online non è ammesso il pagamento della quota di partecipazione. Con l'esito del gioco collegato ad abilità o sorte entrano in gioco le sentenze di molteplici tribunali indiani che hanno ammesso l’organizzazione di tornei esports nel solo caso in cui prevale l’abilità dei giocatori rispetto alla sorte che deriva dal videogioco stesso. La questione delle sanzioni differiscono fra uno stato all’altro. Nella maggior parte dei casi dipendono dall’esistenza o meno di una regolamentazione dedicata all’interno di uno stato. Gli Stati asiatici sono i precursori della nascita di discipline volte a regolare il settore i cui effetti si ripercuotono positivamente sugli investimenti che sono in grado di attirare.
In conclusione, per DLA Piper il punto di partenza per adeguare una legislazione al contesto mondiale è l’identificazione dei criteri che distinguono e rendono unici gli Esports rispetto agli sport tradizionali. Sarà poi il riconoscimento effettivo a dare giovamento a tutto il settore soprattutto per quanto riguarda i rapporti con e tra i players.