Sampdoria, F. Denuzzo: "orgoglioso di indossare la maglia blucerchiata"

La Sampdoria Esports ha presentato la sua nuova stagione Esports. Due nuovi players per un nuovo importante progetto. Grazie all'ufficio stampa della Sampdoria abbiamo rivolto qualche domanda a Fabio Denuzzo, uno dei due neo acquisti dei blucerchiati.

- Cosa si prova ad essere un nuovo player della Sampdoria?

“Rappresentare la Sampdoria è un onore. A volte mi fermo a pensare che un club di calcio ha deciso di puntare su di me e non ci credo: mi devo stropicciare gli occhi, è successo davvero quello che volevo fin da bambino. Sono contento e determinato, mi aspetta una stagione da protagonista e voglio viverla al massimo. Spero di portare dei risultati, perché in fondo è ciò che conta di più. Sono orgoglioso di indossare la maglia blucerchiata”.

- Il team esports italiano che temete di più dopo gli ultimi trasferimenti e ingaggi?

“Credo sia ancora troppo presto per parlare. Ora come ora la griglia dei team non è ancora completa, quindi non sappiamo effettivamente chi ci sarà nei vari club. Tante squadre della eSerie A per esempio non hanno ancora presentato il proprio roster. Bisogna avere pazienza per capire cosa potrà accadere. Comunque sia, ci sarà sempre da fare i conti con Diego Campagnani, che è un player di grande qualità. E poi bisogna tenere d’occhio anche chi è ancora fuori e non si è ancora accasato con altri club di A

- Obiettivi per la prossima eSerie A di FIFA?

“Parto ogni anno con un solo obiettivo: dare il massimo e arrivare al Mondiale. Ci proverò anche in questa stagione: mi è già successo due volte in carriera e spero di ripetermi. Arrivare al Mondiale significa essere tra i migliori 32 gamer della Terra. Non so se ho reso l’idea, ma parliamo di pochissime persone rispetto a tutti i giocatori che ambiscono ad un posto lì. Garantirsi di arrivare a quell’ultima tappa è la cosa più difficile di tutte, ma poi quando arrivi lì te la giochi, senza paura. Per quanto riguarda la eSerie A, è una tappa importantissima della stagione: l’ambizione naturalmente è quella di vincerla. Parliamo di una competizione che si sviluppa su tantissimi mesi, che quindi richiede grande elasticità e capacità di adattamento: FIFA è un gioco che vive sugli aggiornamenti e noi non possiamo essere da meno”.